In Maria abbiamo un modello di missionaria. Maria era giovane, era povera ed era una donna di un paese sperduto della Palestina. Era il prototipo degli esclusi e degli emarginati; e, senza dubbio, giustamente a Lei Dio inviò il suo angelo per dirle: «Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te» (Lc 1,28). Fu eletta da Dio per essere la madre di Gesù. E da quel momento, con il suo Sİ detto al Padre, si convertì nella prima missionaria perché rese possibile a Gesù di incarnasse ne nostro mondo e in seguito poi fosse annunciato a molte persone, in tutti gli angoli della terra.
La sua missione iniziò a partire dal momento dell’Annunciazione. Si mise in cammino e con un atteggiamento di servizio aiutò la cugina Elisabetta e proclamando che la misericordia del Signore giunge ai suoi fedeli di generazione in generazione (Lc 1,50). E ci furono come questo, altri momenti della sua vita: il viaggio a Betlemme, la fuga in Egitto, il silenzio di Nazareth; il camminare di borgo in borgo con Gesù, l’accompagnare e aiutare anche i discepoli, ecc. Ma fu anche presente con dolore alla crocifissione di suo Figlio, e partecipò alla gioia della sua Risurrezione, e accompagnò i discepoli riuniti nel suo nome.
Maria seguì e annunciò Gesù e accompagnò i discepoli con la sua semplicità, con il suo coraggio e la sua fede. Per questo, Maria ha continuato a rimanere presente nella vita dei discepoli, nella vita della Chiesa, lungo i secoli. La devozione a Maria si è estesa tra molti popoli. Lei è considerata come madre, donna credente, protettrice.
La sua immagine amica e vicina arriva al cuore di ogni uomo e di ogni donna perché sanno che accogliere Maria nella propria vita e imparare ad avere fiducia, come Lei, che visse come donna semplice e sempre radicata in Dio, consegnata alla causa di Gesù. I popoli hanno la certezza che Maria è la strada sicura per arrivare a Dio.
Che importanza do’ a Maria nella mia vita?
Vivo lo spirito missionario nel mio ambiente, nella società e nelle situazioni in cui oggi mi trovo?