7 Maggio

Mag 7, 2018 | Claret con te

«La perfezione cristiana consiste, al di là dell’amore a Dio e al prossimo per amore suo, nel fare e praticare tutto quello che Cristo ha insegnato, staccandosi da tutti le cose e gli affetti terreni. Dio è carità, e chi rimane nella carità, rimane in Dio e Dio in lui. La carità è il vincolo della perfezione».
L’egoismo vinto, Roma 1869, p. 57, Ritradotto in EE, p. 415

VERSO LA SANTITÀ NELL’AMORE

«Siate misericordiosi com’è misericordioso il Padre vostro» (Lc 6,36). L’evangelista Luca ci trasmette queste parole di Gesù rivolte ai discepoli e a tutti quelli che lo ascoltavano. Più tardi, durante l’ultima cena, congedandosi dai suoi, aprì loro il suo cuore e affidò loro il comandamento nuovo: «Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 13.34). E, con il gesto della lavanda dei piedi (cf Gv 13,1s), volle indicare come doveva tradursi la legge dell’amore che doveva dirigere la loro vita a partire da quel momento.
La perfezione cristiana consiste nell’amare Dio e il prossimo, e nel lasciarsi guidare da questo amore. Un eccellente commento a questo testo del libretto L’Egoismo vinto, ce lo offre lo stesso P. Claret nella sua Autobiografia. Lì ci parla del suo desiderio irresistibile perché Dio sia conosciuto, amato e servito: «Oh, Dio mio e Padre mio, fate che io vi conosca e vi faccia conoscere; che vi ami e vi faccia amare; che vi serva e vi faccia servire; che vi lodi e vi faccia lodare da tutte le creature» (Aut 233). E a questo desiderio aggiunge la passione che sente per l’uomo e per la sua felicità: «Oh prossimo mio, io ti amo! Ti amo per mille ragioni. Ti amo perché Dio vuole che ti ami… Ti amo perché Dio ti ama. Ti amo perché sei stato creato da Dio a sua immagine e destinato al cielo. Ti amo perché sei stato redento dal sangue di Gesù Cristo. Ti amo per quello che Gesù Cristo ha fatto e sofferto per te; e, come prova del-l’amore che ti porto accetterò e soffrirò per te tutte le pene e sofferenze, fino alla morte se è necessario…» (Aut 448). In quel giorno come oggi, nell’anno 1950, Claret era proclamato santo, era canonizzato; così si realizzavano questi desideri e affetti che di lui lo ricordiamo, che non furono sentimenti sterili ma l’energia profonda che guidò la sua vita.
Dio è amore, e chi rimane nell’amore rimane in Dio. Chi si lascia guidare dall’amore mai si perde. Questo è il grande insegnamento di Gesù. Questa è la strada che colma i desideri più profondi del cuore umano.

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