I Clarettiani in Cile dinanzi al terremoto

Feb 28, 2010 | Famiglia Claretiana, La Missione Clarettiana, San José del Sur

Cile. Dopo vari tentativi falliti per contattare i nostri confratelli clarettiani del Cile; infine ci sono pervenute delle informazioni. Speriamo di completarle man mano che arrivano. Sappiamo che le persone stanno bene. Gli edifici hanno

sofferto diversi danni. Continueremo ad informare.

Informazione dettagliata ricevuta per posta elettronica alle 15,17 (ora di Roma), firmata dal Superiore Maggiore P. Agostino Cabré:

Le nostre comunità (notizie in arrivo)

Nella zona sud
La prima chiamata telefonica, dopo il terremoto, è stata con la comunità clarettiana di Niebla, Valdivia(sud del Cile). Il suo Superiore, il P. Carlos Vargas, ci informa che non vi sono danni alle persone né alle strutture, eccetto la paura che comporta un evento di tale portata.

Nella comunità clarettiana di Temuco, ci si comunica l’esistenza di danni strutturali alla chiesa parrocchiale. Nell’Istituto Claret, per esempio, il terremoto ha distrutto, principalmente, alcuni finestroni. Il Superiore della comunità clarettiana, il P. Mario Gutierrez, ci informa che i clarettiani Gabriele Aguirre, Teodoro Arran e Davide Quilodràn stanno bene.

Un poco più a nord, nel Santuario del Carmine di Curicò, il suo Rettore, José Abarza Morales, cmf, ci informa che vi sono gravi danni alle strutture del Santuario, da valutare più dettagliatamente. In quanto alla comunità clarettiana, tutti stanno bene. Segnaliamo che Curicò è una delle città del sud del Cile che ha sofferto più intensamente il terremoto.

In Santiago, la comunità clarettiana di Zenteno ha vissuto l’evento con momenti di preoccupazione, essendo uno degli edifici di maggiori dimensioni. Ci sono tagli all’acqua potabile. Nella basilica del Cuore di Maria, la facciata è crollata insieme all’ampia cornice che ornava l’edificio fino alla via Zenteno. Il Superiore della comunità, il P. Pompeyo Corada, insieme ad un gruppo di agenti pastorali, stanno ripulendo e mettendo in ordine gli oggetti. I pompieri valuteranno i danni subiti dall’edificio.

Nella zona nord
Javier Montòn, cmf, della comunità clarettiana di Antofagasta, ci informa che il terremoto è stato quasi impercettibile nella sua zona (sebbene ONEMI segnali che è stato del 2º grado della scala Richter). Ha comunicato, questo sì, con il resto delle comunità per salutare e sostenere coloro che hanno sofferto maggiori difficoltà.

In Copiapò, il P. Adam Bartyzol ci segnala che il movimento tellurico è stato forte, ma senza danni alle persone e alle strutture. Per la comunità di Andacollo, 500 Km a nord di Santiago, ugualmente il sisma è stato di caratteristiche minori. Abbiamo potuto comunicare con quasi tutti i familiari dei missionari e non c’è da lamentare disgrazie alle persone.

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