Spagna. Domenica, 20 settembre, si è celebrato a MAS CLARET – in Cervera (Lleida) – la memoria dei clarettiani che vi hanno sofferto il martirio nel 1936, all’inizio della guerra civile spagnola. Come ogni anno, si sono riunite più di 100 persone intorno alla memoria del martirio di questi nostri confratelli. Ha presieduto l’Eucarestia il P. Josep Vilarrubias che è stato, sin dall’inizio, l’animatore di questa celebrazione e che ha celebrato i 50 anni della sua ordinazione sacerdotale. Lo hanno accompagnato nella concelebrazione vari clarettiani e sacerdoti della Diocesi di Solsona, a cui appartiene Cervera. Quest’anno si sono uniti alla celebrazione anche il P. Generale e il Postulatore Generale, venuti da Roma. All’inizio del cammino che giunge fino al luogo del martirio, dove si è celebrato l’Eucarestia, così come si vede nella foto, si è inaugurato un pannello che, sotto il titolo di “Monumento alla riconciliazione”, spiega la composizione della comunità clarettiana e la storia del suo martirio. Un momento di convivenza fraterna ha messo fine alla celebrazione. Si è chiesto al Signore di inviare alla Congregazione e alla Chiesa giovani disposti ad essere testimoni del Regno.

I missionari clarettiani che hanno dato la vita, in modo cruento, a Cervera, sono stati 69. Gran parte di essi erano giovani, carichi di illusioni missionarie, essendo in parte studenti e in parte pronti per il sacerdozio. Fra gli altri martiri clarettiani del 1936 si contano i 51 di Barbastro, beatificati da Giovanni Paolo II nel 1992, che il Papa chiamò con emozione “Seminario Martire”