PARTICIPAZIONE CLARETTIANA ALLA 68ª CONFERENZA DELLA SOCIETA’ CIVILE DELLE NAZIONI UNITE

Set 3, 2019 | Presenza all'ONU

Salt Lake City, Stati Uniti. La 68a Conferenza della Società Civile delle Nazioni Unite si è tenuta a Salt Lake City, nello Utah, Stati Uniti, dal 26 al 28 agosto, con il tema, COSTRUIRE CITTÀ E COMUNITÀ INCLUSIVE E SOSTENIBILI. Questa conferenza è conosciuta come il principale evento delle Nazioni Unite sul calendario della società civile. Riunisce ogni anno rappresentanti della società civile di tutto il mondo e alti funzionari delle Nazioni Unite per discutere una vasta gamma di proposte sulle sfide del mondo moderno e del pianeta. Questa è la prima volta che l’evento si è tenuto nel territorio degli Stati Uniti e al di fuori della ONU, a New York. All’evento di tre giorni hanno partecipato circa 4.000 rappresentanti delle organizzazioni della società civile e un gran numero di giovani.
La Fondazione Proclade Internazionale onlus (FPI onlus), la presenza clarettiana alle Nazioni Unite ha rappresentato i Missionari Clarettiani alla Conferenza. Vi hanno preso parte P. Macillamani Gaspar, della Provincia degli Stati Uniti e del Canada, e P. Rohan Dominic. FPI onlus ha co-sponsorizzato un evento parallelo organizzato da Vivat International con il titolo “Integrazione dei migranti in comunità inclusive, sostenibili e pacifiche”.

Questa conferenza ha avuto luogo soprattutto in un momento in cui lo spazio civico si sta riducendo a causa della crescente pressione in tutto il mondo e nella ONU. Le Nazioni Unite celebreranno i 75 anni di fondazione nel 2020 e la società civile chiede un significativo processo di bilancio, revisione e rafforzamento del sistema multilaterale al suo interno.

 

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Il documento finale della Conferenza è stato preparato con la partecipazione di circa 5000 persone provenienti da 138 paesi in tutto il mondo ed elaborato durante il suo svolgimento. Il documento articola l’obiettivo specifico della Società Civile delle Nazioni Unite di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resistenti e sostenibili entro il 2030 e sottolinea l’importanza dell’inclusione, della pace, della famiglia, dell’istruzione, della gioventù e dell’emancipazione delle donne e delle bambine.

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I giovani hanno svolto un ruolo importante nella Conferenza di quest’anno e hanno redatto un documento sui risultati – il “Patto Climatico Giovanile di Salt Lake City” – che è stato adottato nella sessione conclusiva.

L’Accordo dei Giovani contiene venticinque punti d’azione: dal confronto con le politiche che danneggiano l’ambiente, l’educazione delle comunità sugli impatti delle scelte di vita e la definizione delle priorità di opzioni di trasporto rispettose dell’ambiente, come camminare, andare in bicicletta od il trasporto pubblico. I giovani hanno dichiarato: “Attraverso questo accordo congiunto, ci impegniamo a sfruttare il potere dei giovani per costruire un futuro che sia sicuro e libero dalla devastazione della crisi climatica”.

 

Documento finale: https://outreach.un.org/ngorelations/sites/outreach.un.org/files/outcome_statement_uncsc2019.pdf

Accordo dei Giovani sul Clima: https://outreach.un.org/ngorelations/sites/outreach.un.org/files/youth_climate_compact_uncsc2019.pdf

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