29 Giugno

Giu 29, 2018 | Claret con te

«Mi stimola molto la lettura di quello che fecero e soffrirono gli Apostoli. L’apostolo san Pietro, nella sua prima predica, convertì tremila uomini, e nella seconda cinquemila»
Aut 223

TESTIMONIANZA CON PASSIONE

Nella sua edizione della Bibbia per sacerdoti e seminaristi, Claret fece stampare ai margini, per un certo numero di versetti, una manina simile a quella che oggi ci aiuta a navigare su Internet; con essa indica i versetti che giudica degni di imparare a memoria. Poi, nei capitoli 2 e 3 degli Atti degli Apostoli, a cui fa riferimento il testo che oggi leggiamo, segna due versetti, quelli che meglio definiscono Pietro: «con molte altre parole dava testimonianza ed esortava» (At 2,40), e «non ho né oro né argento, ma quello che ho te lo do’» (At 3,6).
Nessuno è totalmente neutrale nel contemplare la realtà; guardiamo con gli occhi che abbiamo, con la propria sensibilità e inquietudini. Quando Claret legge la Bibbia, in essa incontra profeti, apostoli, e, naturalmente, Gesù missionario. Egli si sente chiamato come gli apostoli a essere un altro «Servo di Yahvé», grazie al quale la salvezza giungerà ai confini della terra. Applica a se stesso il testo del Servo, e di Gesù: «lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato …» (Is 61,1; Lc 4,18).
Pietro occupa il primo posto tra i seguaci-collaboratori di Gesù; e fin dai primi giorni della Chiesa lo troviamo mentre guida il gruppo dei credenti, esortando il popolo giudaico perché creda in Gesù, e iniziando, a casa del centurione romano Cornelio, la missione ai pagani. In quello che viene chiamato «Concilio di Gerusalemme», come presidente, Pietro da il via libera alla missione universale che hanno iniziato Paolo e Barnaba. Egli stesso è presentato come missionario, «andava in ogni luogo» (At 9,32).
Claret osserva questi movimenti ed atteggiamenti, vede i risultati della missione (un po’ leggendarizzate) e percepisce come deve essere l’evangelizzazione nel suo tempo, e, prima di tutto, ciò che lui deve fare. In una predica Claret lamenta che nella Chiesa c’è devozione e ci sono molti santi, ma, non molti apostoli.
Ci emoziona il «contatto» con coloro che posero il cemento e la radice del nostro essere testimoni di Gesù?

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