La Comunità Clarettiana: Casa e Scuola di Comunione – Una riflessione interdisciplinare per la Congregazione

Set 6, 2020 | La Congregazione

Roma, Italia. La natura “comunitaria” della nostra sequela missionaria di Gesù è una caratteristica costitutiva della nostra vocazione. Siamo “missionari in comunità, fin dall’inizio“. Lo “stile degli Apostoli e della prima comunità cristiana” è il nostro modo di essere discepoli di Gesù e proclamatori della sua Buona Notizia nel mondo. Il documento del XXV Capitolo Generale “Testimoni e Messaggeri della Gioia del Vangelo” lo evidenzia quando mostra che i missionari clarettiani sono riconosciuti come figli e fratelli inviati da Dio; e figli di Maria “in comunità“.

Lo stesso documento capitolare afferma che la nostra comunità “è un dono dello Spirito Santo, che dobbiamo accogliere e di cui dobbiamo occuparci” e che, nella sua configurazione attuale, “intergenerazionale e interculturale”, è chiamata ad essere “parabola di comunione, segno escatologico e parola evangelizzatrice nel mondo di oggi”. E, nel contesto delle sfide della Chiesa che ci spinge ad essere una “Congregazione in via d’uscita”, il discernimento comunitario delle periferie nei territori in cui viviamo, così come i progetti evangelizzanti che svolgiamo come corpo apostolico, plasmano le nostre comunità.

Il XXV Capitolo Generale ha voluto attirare la nostra attenzione su cinque punti: 1) configurare le nostre comunità come un segno escatologico di unità, pace e riconciliazione; 2) costruire tra noi una comunità missionaria in uno spirito di dialogo, di accettazione e di reciproco apprezzamento, discernendo insieme i nostri ministeri e servizi; 3) rafforzare il senso di appartenenza e di responsabilità comunitaria; 4) valorizzare e accettare come indispensabile il ministero della preghiera intercedente e la sofferenza dei nostri confratelli anziani, malati e disabili; 5) apprezzare e integrare le energie creative delle giovani generazioni.

È in questo contesto che questo progetto di riflessione interdisciplinare della Congregazione sulla comunità dal titolo “La Comunità Clarettiana: Casa e Scuola di Comunione” è stato preparato e sarà presentato a tutta la Congregazione l’8 settembre 2020, festa della Natività della Beata Vergine Maria.

Oltre alla sua intenzione di svolgere uno dei mandati del XXV Capitolo Generale al Governo Generale, l’obiettivo del progetto è quello di “incoraggiare in tutta la Congregazione, sotto la responsabilità del Governo Generale, una riflessione interdisciplinare sulla vita comunitaria vissuta a tutti i livelli (locale, provinciale /delegazionale e globale)”. Il progetto contiene 12 moduli sulla comunità Clarettiana la cui fonte di ispirazione sono la Parola di Dio e le Costituzioni, da un lato, e le sfide poste dal XXV Capitolo Generale e dai membri della Congregazione, dall’altro.

 

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