1 Giugno

Giu 1, 2018 | Claret con te

«Devo essere come una candela che arde: consuma la cera e fa’ luce fin che muore. Le membra sono contente di essere unite al loro capo, il ferro alla calamita, e io desidero unirmi a Gesù nel sacramento e in cielo».
Propositi del 1870, AEC, p. 730

UNIONE CON CRISTO

«Desidero unirmi a Gesù». Oggi tutti parliamo del mondo dei desideri, ma, cosa intendiamo per desideri? Quali dimensioni umane abbracciano? Come sono in relazione con le nostre necessità e la nostra volontà? Che ruolo gioca la capacità di desiderare nella nostra crescita umana e spirituale? Cosa desideriamo? Non sono domande inutili … Nei desideri ci giochiamo molto. Non possiamo, e a volte lo facciamo, separare il mondo dei desideri dall’intelligenza e dalla volontà. Tutto ciò che desidero non lo posso ottenere e non tutto ciò che desidero è conveniente per la mia crescita e saggezza, né per coloro che mi stanno vicino. L’intelligenza mi indicherà ciò che è conveniente e la volontà determinerà i limiti … Da qui l’importanza del discernimento. Discernere ciò che conviene fare o non fare … e agire di conseguenza.
Nel profondo del nostro cuore desideriamo Dio… esperienza che ci riempie di gioia e di fiducia per procedere nella vita. Così fu Claret: un uomo di grandi desideri che seppe sottometterli alle mediazioni e al discernimento, per questo fu felice.
L’amico Gesù desidera regalarmi la sua amicizia e, come nel caso di due amici che si amano intensamente, la sua meta è fondersi come la cera, sperimentare l’attrazione della calamita…
Sperimento questa attrazione? Mi dice molto la parola «Gesù»? O forse non è nulla per me? Che triste! Quali sono i miei desideri più profondi? La mia meta?
Gesù chiede ai discepoli del Battista i loro desideri: «Che cosa cercate?»… e rimasero con Lui. «Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’Agnello di Dio!”. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”. Gli risposero: “Rabbì -che tradotto significa Maestro-. Dove dimori?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio». (Gv 1,35-39).

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