15 Luglio

Lug 15, 2018 | Claret con te

«L’anima che con la meditazione non si eleva con le ali della fede al Creatore di queste cose, che è più bello di tutte loro, come si legge nel libro della Sapienza; l’anima a cui la preghiera non le ha procurato mai (perché non l’ha fatto) la fruizione anticipata delle gioie infinite del cielo, è indifesa contro le attrattive delle bellezze terrene; passando da un idolo all’altro, finisce per adorali tutti meno Dio».
Lettera ascetica … al presidente di uno dei cori dell’Accademia di San Michele, Barcellona 1862, p. 25

PIACERE NELLA PREGHIERA

Quali sono gli idoli del nostro tempo? Quali sono gli idoli di oggi? Si può affermare con ogni sicurezza che sono quelli di tutta la storia dell’umanità: la superbia, il denaro, il piacere … e a tutti i costi. Ci sono molte persone che pensano e dicono, facendo sfoggio del loro ateismo pratico: «Siamo nati per sfruttare questo mondo il più possibile, senza ostacoli né morali né sociali. Siamo liberi e possiamo fare quello che ci piace». Per questo, per loro, il meglio è costruirsi idoli, senza pensare a Dio come unica origine, forza e meta delle nostre aspirazioni.
Nulla è più aleatorio del perché della nostra esistenza precaria in questa vita. Nel crearci, Dio ci tracciò un cammino, il cammino verso la sua stessa gloria, anche se a volte bisogna passare per il Calvario; e questo cammino bisogna percorrerlo ma, anche se a volte costa molto arrivare, pieni di fede, di fiducia e di amore verso colui che ci ha creato, redento e santificato.
Per questo è necessario entrare nell’orbita gloriosa del Dio Trinità con un cuore puro e semplice, soprattutto con il desiderio di essere elogio della sua gloria, di avanzare, per il retto cammino, verso la Vita con la v maiuscola, perso la piena e gioiosa contemplazione del Dio vivo e vero.
Il cristiano che è incendiato dalla fede, anche se deve affrontare a volte la strada del Calvario, potrà sempre contare sull’esperienza della gioiosa vicinanza del suo Dio e Signore, lasciando da parte gli idoli che non possono aiutarlo.
Colui che vive nella fede del risorto godrà di serena tranquillità, adorando il Dio unico e vero, e imparando ad amarlo e servirlo con tutto se stesso.
Sei ancora un idolatra o ti sei già convertito definitivamente al Dio della tua gioia?

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