6 Novembre

Nov 6, 2018 | Claret con te

«La virtù più necessaria è l’amore. Sì lo dico e lo ripeterò mille volte, la virtù più necessaria al missionario apostolico è l’amore. Deve amare Dio, Gesù Cristo, Maria Santissima e il prossimo. Se non ha questo amore, tutte le più belle doti saranno inutili; ma se ha amore grande, e, in più, doti naturali, ha tutto»
Aut 438

LA VIRTÙ INDISPENSABILE

Si dice che ci sono persone che «vivono» e persone che «sono vissute»; per che cosa? qualcosa le circuisce. Ci sono vite vissute con passione e ci sono vite insignificanti, di chi nell’animo «né sente né soffre»; è una profanazione del prezioso dono della vita; questo, da solo, dovrebbe essere sufficiente per entusiasmare, per «appassionare» (=causare passione). Il mero «conservarsi» non equivale a «vivere».
Si ha -passione- quando si trova il motivo per alzarsi ogni mattina e mettersi a lavorare, perché c’è qualcosa -o qualcuno- che «mi dice molto». soltanto in questo caso si vive una vita veramente umana, non meccanica; è lui stesso che decide e agisce; non «è portato», ma cammina.
Le parole del Claret che oggi chiariscono le nostre riflessioni sono autobiografiche: lui visse così. Il suo passaggio nel mondo non è stato quello di un inquieto, ma quello invece di uno diligente e appassionato: lo coinvolgeva molto la causa di Dio e la causa del fratello, e gli mancava il tempo per servire e l’una e l’altra. In alcuni esercizi spirituali fece il proposito di non perdere un minuto di tempo, siccome il giorno gli risultava corto, rubava tempo alle ore del sonno, fino ad abituarsi a non dormire più di tre o quattro ore per notte.
L’unico titolo che Claret desiderava per se stesso -lo chiede e lo ottiene- fu quello di «missionario apostolico», cioè, potersi dedicare alla testimonianza di Gesù Cristo secondo il modello degli apostoli. Questa è stata la febbre che sempre lo bruciò. Quando parla dell’amore come la forza che dinamizza le qualità naturali, non esprime una teoria, ma parla di se stesso, c’è qualcosa che non sembra abbia conosciuto: la fiacca, la fatica, o la «non vitalità». Egli confidò sempre nella provvidenza, ma questo non sminuì la sua responsabilità nell’uso delle proprie qualità, sempre potenziate dall’amore.

News Categories

Archives

21 Dicembre

«Non mi stancavo mai di stare in Chiesa, davanti alla Madonna del Rosario, e le parlavo con tale confidenza, che ero convinto che la Santissima Vergine mi ascoltasse. Mi immaginavo un filo che partisse dall’immagine, davanti a cui pregavo, e arrivava fino in Paradiso....

20 Dicembre

«Se qualcosa ti fa soffrire o ti molestia, soffri tutto con rassegnazione pensando che il Signore ha disposto così. Se potete fare qualche elemosina, fatela per amore di Dio, vedendo nel prossimo e in modo speciale nei poveri l’immagine di Gesù. Non lascino passare il...

claretian martyrs icon
Clotet Year - Año Clotet
global citizen

Documents – Documentos