Clarettiano mediatore nel conflitto colombiano

Ott 16, 2009 | Famiglia Claretiana, JPIC

Colombia. Di nuovo la stampa colombiana risalta l’apporto dato dal clarettiano P. Dario Echeverry nel suo ruolo di mediatore nell’accordo nazionale per la Pace e la Riconciliazione che ha messo in campo la Chiesa. Copiamo, qui appresso, l’articolo apparso sul giornale nazionale El Tiempo (mercoledì 14 ottobre 2009). L’idea dell’iniziativa è quella di incamminare il paese per una strada che possa giungere ad un avvicinamento fra le parti coinvolte nel conflitto.

La proposta chiamata “Accordo Nazionale per la pace e la riconciliazione”, che ha organizzato la Commissione di Conciliazione Nazionale attraverso il suo Segretario, P. Dario Echeverry, cerca di consultare direttamente la gente su quale direzione desidera incamminarsi per ottenere la fine della guerra.

«Ciò che cerchiamo di fare è quello di ascoltare tutti i settori, conoscere le loro iniziative e definire una proposta nazionale che raccolga ciò che i colombiani credono essere la direzione giusta per ottenere la pacificazione del paese», ha detto il padre.

Il fine è quello di ottenere un consenso generale intorno ad una proposta, affinchè gli attori del conflitto capiscano ciò che desidera il paese da loro.

Secondo Echeverry, la proposta non è quella che la Chiesa assuma da sola questo lavoro, ma che la gente prenda l’iniziativa e che sia essa a spingere «tutti i settori perché pongano sul tavolo un minimo di impegno indispensabile».

Perciò si sono organizzate consulte coi vari settori e si sono programmati incontri in alcune regioni del paese. Finora si sono realizzati più di 10 consultori che hanno incluso, fra gli altri, centri sindacali, rettori di università, culti religiosi, ONG, indigeni, neri e dirigenti di partiti politici.

Insieme, si sono realizzati incontri in Pasto e Barranquilla e domani ce ne sarà un altro in Bucaramanga.

Una volta definite le proposte che i colombiani credono che possano portare alla pace, si farà un documento per convertirlo in proposta di dibattito.

«Il proposito è quello di incidere sulla convivenza dei colombiani, sulla legislazione e sui candidati alla legislatura», ha continuato il Padre.

Perciò, una volta ottenuto un minimo di consensi per la pace e la riconciliazione, saranno in seguito presentati ai candidati presidenziali i programmi, affinché chi vince le elezioni possa poi attuarli.

«In questa proposta c’è una iniziativa che parte dalla Commissione di Conciliazione, ma abbiamo incontrato anche un ampio appoggio dell’opinione pubblica, concretamente dei sindacati, delle ONG e di alcune Congregazioni religiose», ha detto P. Echeverry.

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