Haiti. I nostri seminaristi soffrono

Gen 19, 2010 | Antillas, Famiglia Claretiana, Pastorale della Salute

Porto Rico
Confratelli…: abbiamo ricevuto alcune notizie sia dal P. Camillo Minaya, sia dal P. Fausto Cruz, ambedue formatori dei seminaristi di filosofia e di propedeutica rispettivamente. Vi invio le notizie ricevute da entrambi, separatamente.

La situazione continua ad essere dolorosa per tutti, e ora anche per i seminaristi clarettiani che si sono visti toccati direttamente nei loro affetti più cari. Uno di essi ha perduto tragicamente la madre. Un altro, una nipote. Dio doni loro la consolazione eterna. D’altra parte, ho cominciato ad organizzare, con i Secolari Clarettiani di Porto Rico, un piccolo gruppo da mandare direttamente ad Haiti per mettere al sicuro la nostra casa. Come sapranno, essa non rappresenta sicurezza alcuna per i nostri, perché pericolante…D’altronde non abbiamo alternative che rimanere in essa, visto che: “dove potremmo andare?”. Perciò, dobbiamo comprare morse e tavole per sostenere il tetto, in modo che possano per lo meno sentirsi sicuri e non continuare a dormire sotto le intemperie nel cortile, come hanno fatto finora. Questi acquisti li faremo nella Rep. Dominicana. Affitteremo un grosso camion e andremo fino a Porto Principe. Indi, verranno i nostri falegnami (2 o 3 al massimo), diretti dal Secolare Clarettiano Angel Ramos (esperto in questo) per mettere queste tavole e queste morse in tutta la casa. Magari potessimo farlo molto presto! Già il P. Anistus ci ha ringraziato tanto!

Simultaneamente ho avuto una riunione ieri sera con la direzione del gruppo Alleanza dei Medici al Rescate di Porto Rico (AMAR), per coordinare che per questo prossimo mercoledì, 20, partano da Porto Rico fino a Jimanì, Rep. Dominicana, un gruppo di 10 medici. Di fatto, possiamo contare sulle informazioni dirette, visto che già 2 medici e 2 infermiere già si trovano sul posto. Essi hanno passato la frontiera e hanno visitato i nostri, in Porto Principe, con l’intenzione di valutare le possibilità di aiuto diretto nel servizio medico, visto che le condizioni attuali sono molto rischiose. Un gruppo di “Medici senza Frontiere” ha dovuto sospendere il servizio ed essere evacuato a causa del troppo afflusso di gente disperata in cerca di aiuto. Per questo stiamo pianificando bene il modo di portare i medici e garantire loro, in qualche modo, un minimo di sicurezza. Devo dire che questi medici sono disposti ad assumersi il rischio che comporta una simile operazione. Ringrazio tanto il Dottor Jesùs Alvelo (è cresciuto fra i clarettiani) e alla sua sposa Alba, e pure il Dottor Jesùs Amparo Flores, che stanno dirigendo questa iniziativa di solidarietà.

E’ tutto per ora. Ringrazio tutti per la loro solidarietà e per tutti i messaggi che riceviamo. Non è possibile rispondere a tutti personalmente come desidereremmo. Ma vi portiamo tutti nel cuore. Grazie per tutti gli aiuti che inviate per alleviare il dolore dei fratelli.

P. Hector Cuadrado, cmf. 
Superiore Maggiore delle Antille.

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