Messaggio di Natale 2023

Dic 23, 2023 | Bacheca, Mathew Vattamattam

Cari Conratelli,

Auguro a tutti voi un felice Natale!

La celebrazione della nascita di Gesù a Natale quest’anno è di particolare significato per la nostra famiglia carismatica in questo 175º anniversario della nascita della nostra Congregazione. Vi invito a guardare all’origine della Congregazione alla luce della logica divina dell’incarnazione. Comprensibilmente, il fatto che Dio diventi un essere umano limitato e vulnerabile è al di là della portata di qualsiasi logica umana. Ad un livello più profondo, ha senso che Dio abbia scelto il canale della relazione personale e della presenza per accoglierci nelle dinamiche dell’amore divino. In Gesù, possiamo veramente essere chi siamo in Dio, nati per amore e nati per amare come Dio ci ama. Il Natale ci ricorda ancora una volta che Dio ha assunto la nostra condizione umana in Cristo affinché la nostra umanità possa splendidamente fiorire in Dio, che è amore.

La nostra Congregazione nasce nella Chiesa come comunità di discepoli per mantenere vivo questo messaggio nel mondo. Anche se siamo esseri umani finiti, vulnerabili e fragili, condividiamo la natura divina di Cristo e diventiamo una nuova creazione come “l’amore per Dio e per i nostri fratelli è stato versato nei nostri cuori dallo Spirito Santo e costruisce la nostra comunione” (CC 10). La nostra missione scaturisce dalla nostra dimora in Cristo. Infatti, la nostra vocazione missionaria è un evento di mini-incarnazione al contrario. Quindi, non dobbiamo essere super umani e fare grandi imprese per vincere il mondo per Cristo. Maria, Giuseppe e i pastori al primo Natale erano umani come tutti noi. La presenza di Gesù nella loro vita li ha trasformati.

Il mondo continua ad essere vulnerabile e fragile, ma un mondo nuovo è possibile quando teniamo il tesoro dentro, il signore dell’amore e della vita che dimora in noi. Il nostro mondo continua ad operare secondo la logica della guerra, spendendo risorse donate da Dio per uccidersi e distruggersi a vicenda, lasciando migliaia di feriti e senzatetto. Nel buio della disperazione nei cuori umani, gli angeli ancora cantano i canti per annunciare la nascita di una nuova umanità di buona volontà che glorifica Dio e costruisce la pace sulla terra. Ascoltiamo quel canto nel silenzio delle nostre profondità e rendiamo i nostri cuori e le nostre comunità una mangiatoia accogliente perché l’amore di Dio si faccia carne nella nostra carne.

Il Natale ci ricorda anche un’esperienza mistica del nostro Fondatore alla vigilia di Natale, quando ebbe una visione di Madre Maria, che gli consegnò il Bambino Gesù. Per un missionario, il Natale è un momento speciale per rinnovare la sua comunione con Dio e la fedeltà alla missione.

Nel XXVI Capitolo Generale, abbiamo guardato al Cuore della nostra Santa Madre, dicendo: “Sogniamo come Chiaretto di una Congregazione che, sull’esempio di Maria, custodisce nel suo cuore, compie e proclama la Parola di Dio” (QC 51). Impariamo il Natale da lei per rendere il Natale reale ai nostri tempi.

Che la gioia e la pace del Natale rimanga in voi per tutto il nuovo anno 2024!

Mathew Vattamattam, CMF

Superiore Generale

25 dicembre 2023

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