Ringiovanire la missione

Dic 4, 2020 | Anniversario, Brasil

San Paolo, Brasile. “Grazie e infinite lodi siano rese a Dio per un beneficio così insigne fatto a questa mia cara diocesi, che va a ringiovanire attraverso il fecondo apostolato di questi edificanti religiosi”.

Con queste parole Dom Joaquim Arcoverde, Vescovo di San Paolo, ringraziò P. José Xifré per l’arrivo dei missionari sulle terre brasiliane il 19 novembre 1895. Da questa data sono passati 125 anni e oggi sono motivo di giubilo per tutto il bene ricevuto.

La prima comunità missionaria ad arrivare in Brasile era composta da 9 missionari, 6 sacerdoti e 3 fratelli, guidati dal P. Ramón Genover. Il luogo di residenza era il quartiere di San Francisco, da dove estendevano la predicazione itinerante ad altri punti di San Paolo. Dopo poco tempo ricevettero la loro nuova casa in proprietà, l’attuale curia provinciale, da dove la missione andò assumendo una maggiore stabilità. “Tutto è verde e poesia”, scrisse il P. Genover, con cui potemmo capire che questa missione si apriva alla speranza e alla creazione di nuove possibilità.

Nelle parole del P. Marcos Loro, cmf, attuale Superiore Provinciale della Provincia del Brasile, anche se “tutto era nuovo per questi uomini [in] lingua, costumi, clima, manifestazioni religiose, ecc.” non hanno messo da parte il loro desiderio di martirio perché “tutti erano certi che l’amata Congregazione li avrebbe accompagnati in questa nuova entusiasmante missione nelle terre della Santa Croce”. Ciò dimostra quanto sia vario il ministero esercitato in questi 125 anni. Lo sforzo fu nella formazione di religiosi e laici con collegi e università; animazione parrocchiale; i media con radio, televisione e casa editrice dove spicca l’opera di “Ave Maria”; la Santa Casa della Misericordia e le opere sociali di promozione; attenzione ai migranti e alle situazioni vulnerabili; impegno per le lotte sociali ed ecologiche in diversi punti dell’immenso Brasile; la profezia di Pedro Casaldáliga e molti altri ministeri sono frutti della Parola che anima la vita missionaria. Non va dimenticato che, in segno di maturità nel camminare, la provincia brasiliana ha favorito la fondazione in Mozambico dove, insieme alla provincia di San Tommaso, diversi progetti sono incoraggiati per prendersi cura e accompagnare quella parte del Popolo di Dio.

Ci sono molte ragioni per essere grati, ma ci sono molte altre motivazioni per continuare a sognare. Il Giubileo è necessario per rinfrescare il dono della gratitudine e riaccendere gli sforzi che fanno ardere nella carità con un fuoco immaginativo e creativo.

Far parte del giubileo

Il Brasile è, a livello globale, uno dei paesi più colpiti dalla pandemia di COVID-19. Tuttavia, in questo clima, il Giubileo non poteva passare dall’essere percepito, soprattutto perché conferma le scelte per la cura e l’attenzione responsabile delle comunità.

Per accompagnare i festeggiamenti, il sito ufficiale della Provincia Clarettiana del Brasile ha progettato una sezione speciale in occasione del Giubileo. Lì puoi trovare alcune date di riferimento, motivazioni per la celebrazione e un breve riferimento al logo e a cosa significa questo anniversario. Vale la pena notare il materiale preparato da Claretiano TV Missionários Claretianos – 125 Anos no Brasil, dove si possono trovare riferimenti audiovisivi all’eredità sviluppata da tanti missionari e collaboratori della missione.

Infine, questo Giubileo intende fare una revisione della memoria e per questo il Governo Provinciale del Brasile ha affidato la stesura della “História da Província Claretiana do Brasil” ad una commissione di religiosi clarettiani e studiosi dei diversi centri di formazione accademica della Provincia, che lavoreranno per presentare un’opera storica nel Capitolo Provinciale del 2023.

Incoraggiamo tutte le parti interessate a continuare ad approfondire e accompagnare questo Giubileo con una preghiera per i missionari del Brasile.

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