XXVI CG. Fare nostri i sogni di Dio (28 agosto 2021)

Ago 29, 2021 | Bacheca, Capitoli Generali, La Congregazione, XXVI Capitolo Generale

Nemi, Italia. 28 agosto 2021. Il sogno di Dio è quello di un mondo giusto e pacifico, un mondo in cui la gratitudine ha diluito ogni ansia e la generosità ha oscurato ogni avidità. Dio sogna un tempo in cui l’amore e il rispetto reciproco uniscano l’umanità e la profonda bellezza della creazione. Da parte sua, l’essere umano contempla, sogna e interroga, e quando lo fa è già nello spazio dell’essere interiore. Quel sogno inizia nella contemplazione del creato a cui risponde la parola silenziosa della sua bellezza: nella mia domanda c’ era la mia ricerca, e nella loro risposta il loro essere (Conf X, VI, 9); così dice sant’Agostino, di cui celebriamo oggi la memoria e chiediamo la sua intercessione.

 

È proprio a questo che siamo stati invitati in questa seconda giornata dedicata ai sogni: sognare per la nostra Congregazione i sogni di Dio. Dopo aver condiviso e dialogato in gruppo, abbiamo selezionato i sogni più concomitanti nei frutti delle nostre riflessioni. Basti citare alcuni di questi sogni per rendersi conto che continuiamo a vibrare con il carisma e lo zelo apostolico che abbiamo ereditato: quali sono le periferie in cui dobbiamo essere presenti oggi e cosa implica concretamente la cura del Popolo di Dio e la sua creazione in missione condivisa? Come far appassionare le nuove generazioni a Gesù Cristo e al suo Regno? Come promuovere il carattere interculturale e intercontinentale della Congregazione? Come costruire progetti comunitari e missionari nella sinodalità e nell’interculturalità? Come possiamo essere radicati nella Parola di Dio come ha fatto Maria? Come approfondire la centralità della Parola di Dio nelle nostre comunità e nella realtà delle persone che serviamo? Come emozionare i clarettiani che hanno perso l’illusione missionaria?

I facilitatori ci hanno poi dato le linee guida per lavorare in gruppo e, considerando il lavoro precedente, per scrivere alcuni dei nostri sogni per la congregazione al presente, tenendo conto anche che il linguaggio trasforma e configura la nostra realtà.

Nella seconda parte della mattinata abbiamo condiviso le nostre dichiarazioni di sogni e vediamo in tutti noi gli elementi della nostra vita missionaria che sono fonte di radicamento e che allo stesso tempo suppongono l’audacia di fronte alle sfide attuali. Chiudiamo questa fase del Capitolo nella preghiera e nella gratitudine con un canto che ha unito tutto ciò che si è vissuto finora, quel canto che esprime “la bellezza della trama” (Humberto Pegoraro):

Più fili sono intrecciati,

più bello è il design,

colori riflettenti

che dipingono l’universo.

La bellezza della trama

proviene dal complesso.

Richiede molta pazienza

crea un nuovo tessuto.

Devi metterci coraggio,

ricamare gioia e sofferenza

con la forza delle tue mani,

i battiti del petto.

I laboratori devono essere inaugurati

dove vivono i diversi,

rifugi di speranza,

luoghi di nascita,

dove nessuno è escluso

dalla festa e dall’incontro […]

Nel pomeriggio si passa alle tavole rotonde per iniziare la fase del discernimento e delle elezioni. Mettendoci nelle mani di Dio, ci siamo messi in gioco per invocare lo Spirito Divino affinché illumini la comunità capitolare a tenerci in sintonia con i fratelli e le sorelle delle periferie. Il presidente del Capitolo ha proceduto a consultare l’assemblea capitolare se fosse opportuno passare alla fase delle elezioni. Con il voto affermativo e unanime, i facilitatori ci hanno spiegato il processo che darà continuità alle dinamiche capitolari, lasciando andare il vecchio e accogliendo il nuovo.

Così, con l’assistenza materna del Cuore di Maria, il processo del voto si inserisce nelle dinamiche conversazionali e di discernimento. Ecco perché è stato disposto che, dopo aver condiviso i sogni per la Congregazione, andremo avanti per adempiere l’impegno affidato ai capitolari per eleggere il Superiore Generale e la sua squadra.

I criteri evangelici che Dio usa per scegliere i suoi servi sono stati presenti anche nel nostro Capitolo. Dio non si è fissato sui suoi eletti come fanno gli esseri umani; Egli ha guardato nei loro cuori. Ecco perché anche noi vogliamo scegliere ricordando i sogni e i progetti congregazionali che stanno emergendo alla luce della Parola e della Dottrina Congregazionale. Vogliamo guardare alla Congregazione in tutta la sua dimensione missionaria, comunitaria, nelle sfide e nelle grandi speranze, come la viviamo in questi giorni. Chiediamo la grazia di sapere chi Dio sceglierà per guidare la Congregazione, donandoci il suo carisma.

Concludiamo la giornata con la celebrazione dell’Eucaristia, presieduta dall’Arcivescovo José Rodríguez Carballo, O.F.M., Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, che ci ha esortato a concentrarci su Gesù, a concentrarci sulla missione e a decentarci, cioè ad andare nelle periferie.

 

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